giovedì, ottobre 13, 2005

Stato sociale

Leggendo i quotidiani, osservando il quotidiano intorno a me, mi appare evidente l'impoverimento economico e culturale.
Queste due perdite, di denaro e cultura, si combinano in modi sempre più vari. Tutto questo mi rattrista enormemente, perché mi pare chiaro che possa portare ad un sempre crescente disagio, in tutta la società.
Questo per la parte facile da scrivere.

C'è un altro aspetto che trovo inquietante.
Quello che mi viene da domandarmi è se non sono proprie queste condizioni di povertà crescente, lavoro a basso costo, scuole e università penalizzate, a far crescere in un paese non solo il disagio, ma la violenza.
Quello che mi domando è se non siano queste le condizioni che hanno fatto nascere e proliferare il terrorismo interno, negli anni di piombo. Questa considerazione non può che generare forti preoccupazioni per il futuro.
Forse però, chi manovra la politica è sicuro dei tempi diversi. Ormai siamo tutti anestetizzati.
Forse c'è la prospettiva che nella povertà e ignoranza possa solo crescere il crimine usuale, che ha anche lo scopo di giustificare chi amministra un paese con metodi spicci e repressivi, ma anche con palese incompetenza.

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