domenica, ottobre 09, 2005

Sono di qualche fastidio?

Cito a memoria una scenetta vista dal vivo, non priva d'ironia -- e come di consueto (per me) di spunti riflessivi.

La solita Firenze, in una serata del fine settimana. Passeggio per una piazza, luogo usuale di parcheggio selvaggio. L'auto dei vigili urbani sta lì ferma come un monolite di 2001 odissea nello spazio, o più propriamente come deterrente.
Poco più avanti una ragazza, accortasi della presenza di questo simbolo(?) si avvicina alla propria auto. Si guarda intorno, con l'espressione smarrita di E.T. che cerca di capire quale sia il pianeta, e prorompe verso il vigile urbano con la domanda: "Se la lascio qui dà noia?".
Chissà se la risposta del pubblico ufficiale è stata dettata dal fatto che l'auto in questione era in seconda fila. Oppure dal fatto che per metà bloccava anche i cassonetti della spazzatura. Già che ci siamo soprassediamo anche al fatto che era in direzione opposta al senso unico.
Penso che l'uomo in uniforme si sia trovato sorpreso delle proprie parole, quando ha semplicemente risposto "Secondo lei?".
Io ho semplicemente sorriso, nessuno mi ha notato, ma tant'è che non ero di alcun fastidio (credo).

Non è poi un racconto estremo, in quella zona vedo piéces teatrali del genere ogni volta che passo. E anzi, quelle più in voga sono col guidatore accompagnato da amici, che dopo aver litigato per una decina di minuti con gli uomini col cappello, prosegue in privato la conversazione, additando come "bastardi" quelli che gli han sollevato una multa. Era in doppia fila, davanti ad un passo carrabile, bloccava una strada a senso unico: ma con che coraggio lo multano?
Che mondo insensibile.

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