mercoledì, maggio 14, 2008

Salute alternativa

Poco vicino all'ingresso principale di un ospedale sono stato colto da un certo fastidio, nel vedere un giardinetto, che appare pertinenza della stessa struttura, con tanto di statuetta votiva.
Probabilmente non era (del tutto) lo scopo originario, forse la sua erezione alludeva al rinfocolare la religiosità (di un ben definito credo) in chi necessita di cure, per sé o per qualche persona cara. Già anche questo, da solo, è una forma di ricatto: non senti anche tu il bisogno di pregare?
Quasi come se i medici fossero solo accessori, e per tutti la soluzione finale fosse quella. Un monumento al cattivo gusto.

Mi ha ricordato quel certo disgusto la notizia che leggevo oggi sui quotidiani (mentre in rete è già più aggiornata), di una giovane deceduta. In breve: malata di diabete, sottoposta a cure d'insulina, i genitori le trovano una "cura alternativa". Una presunta specialista suggerisce loro che il diabete si curi con delle vitamine, sospendendo il farmaco vitale. Facile decorso: degenerazione di tutti gli organi, coma e infine la morte.
Quale genitore si sottrae a una struttura medica seria, per rincorrere una ciarlatana?
Ho già ben in mente il tipo. Spaventato dalla medicina e dalla chimica, con in mente il motto secondo cui "i nostri nonni non vi facevano così tanto ricorso" (senza avere però idea della carente eziologia del passato, così come dei malanni e della vita media di allora). Preoccupato prima delle cure naturali, che dell'efficacia delle cure.
Tutto bene se la malattia è un semplice raffreddore senza complicanze, oppure una contusione. Tutto bene nel senso che il decorso positivo, per certe banalità, è spesso assicurato anche per chi trascura di curarsi. Tutto male quando spinge a credere che una discutibile terapia alternativa abbia curato il sintomo.
Un errore fatale in questo caso.

L'ordine dei medici invita tutti a "stare in guardia e prestare la massima attenzione", contro simili ciarlatani. Ma che siano davvero così nascosti nel loro operato?
Qualche tempo fa mi ero imbattuto in sito abbastanza preoccupante, di un istituto che si prefiggeva di curare con particolari diete e altre tecniche non rivelate, le più svariate malattie. C'era tutto, nome e cognome dei presunti sanitari dell'istituto, così come innumerevoli testimonianze di casi curati felicemente, fra cui molti casi di iper/ipotiroidismo curati abolendo le normali terapie ormonali.
E se volete rabbrividire ancora basta vedere i forum che parlano di salute on-line. Non manca mai un messaggio di chi dichiara di essere guarito da qualche grave patologia con una vitamina, un frutto, un semplice esercizio fisico, o anche con una dose adeguata di acqua fresca. Per non parlare poi delle cure con qualche granello di zucchero (dette altrimenti omeopatia).

Fin qui, chi cercava alternative alla medicina, con una medicina alternativa, può solo scoprire che la salute alternativa è un'alternativa alla salute: resta da considerare bene se ci si può permettere.

venerdì, maggio 09, 2008

V per vendibile

Qualche giorno fa mi è capitato di vedere una trasmissione televisiva, condotta dal signor Enrico Mentana, sul tema delle invettive pubbliche del signor Beppe Grillo.
I partecipanti erano un po' misti, e va detto che l'unico sostenitore sfrenato del Grillo sembrava essere un tale Montanari, qualificatosi come massimo esperto in Italia delle nanopatologie. Potete anche leggere sul suo weblog come ha interpretato il proprio intervento, e le ostilità degli altri presenti, ma se avete assistito alla trasmissione con un minimo di senso critico, non potrete che rimanere allibiti.

La prima cosa che mi lascia infastidito, in una qualsiasi forma d'intervista, sono coloro che rispondono fuori tema. Chiedete a Montanari cosa pensa dei residui dell'incenerimento, e lui vi risponderà che i risultati sono visibili dalle guerre in Iraq e Afghanistan, così come dal crollo delle torri gemelle di New York. Già a questa frase mi è apparso evidente che avevo di fronte un fanatico, che può essere maldestramente inteso per cretino, ma che purtroppo non lo è.
La differenza forse ci è più lampante quando qualche fanatico lancia una bomba, oppure diviene un omicida seriale, perché i fatti sono più forti.

Quando poi ha avallato le paradossali ipotesi di Grillo, secondo cui bruciando una tonnellata di rifiuti si producono due tonnellate di nanoparticolato, ha raggiunto mete invidiabili da qualsiasi alchimista medievale: la generazione della materia a partire dal nulla.
Curiosamente nel suo weblog inverte quanto affermato, cercando di accusare il signor Giugliano, che intervenendo con competenze da chimico cercava (invano) di dare un senso alla discussione.
E' interessante notare poi che in certi weblog, come quello del Montanari o del Grillo, la frequentazione dei commentatori è quasi esclusivamente di parte, dove ogni commento serve a darsi grandi pacche sulle spalle.

Tutte le colpe sul Montanari? Certamente no, infatti come dicevo la trasmissione era fortemente partigiana dal lato avverso, con personaggi come il signor Maurizio Gasparri, che riusciva facilmente a far scadere le discussioni con commenti inappropriati. L'unico a tenere toni equilibrati, senza esaltazioni o servilismi, era il signor Antonio Di Pietro.

Quello che provoca indignazione è l'arroganza con cui il Montanari sostiene ipotesi inconsistenti, finché si trova in assenza di contraddittorio, mentre di fronte ai fatti rimane del tutto inebetito. E' piuttosto aberrante che questo suo comportamento passi del tutto inosservato da parte dei suoi sostenitori.
Come può continuare a sostenere (sul suo weblog, di persona non poteva) che i termovalorizzatori non hanno un bilancio energetico positivo, quando l'esempio che gli veniva proposto era quello di un impianto che produce energia per decine di migliaia di famiglie?
Basta consultare i bilanci pubblici di certi impianti, chiedere alle famiglie che ne ottengono diretto beneficio, sembra una cosa semplice, per chi ama il ragionare sensato.

La sensazione che più mi pervade, di fronte a questi fanatismi, è che siano la matrice di una Scientology nostrana. E' evidente che di fronte a qualsiasi fatto, se si contrappone il crederlo falso per principio religioso, tutto diventa discutibile. Diventa credibile anche il paradosso della creazione della materia dal nulla.

Il Di Pietro sottolineava un punto interessante, sui guadagni del signor Grillo: se questi dichiara 4 milioni e 200 mila Euro al fisco, e ci paga le tasse (com'è giusto che sia), dov'è il problema?
E' senz'altro meglio interrogarsi su chi appare evidentemente ricco e dichiara cifre irrisorie.
I quattro milioni possono essere discutibili sotto il profilo morale: in fondo li raccoglie con una serie d'iniziative dichiarate a scopo benefico per la comunità, eppure la comunità riceve indietro solo una piccola parte dei proventi. Se molto rimane nelle tasche del Grillo, dovrebbe essere preoccupazione di chi lo finanzia (se non c'è alcuna truffa, come vogliamo sperare).
Le giornate del V-day non sembrano poi tanto di vendetta, vittoria, o altre finzioni letterarie amate da Grillo, quanto piuttosto della vendibilità: il primo prodotto in vendita è sicuramente l'immagine di questo signore. Con una buona dose di umorismo (in cui è sempre stato bravissimo), riesce a lanciare accuse ed epiteti ad ampio spettro.
Se poi qualcuno va a fargli le pulci, com'è successo qualche sera fa, si scopre che la denuncia di ben centotredici basi militari americane in Italia è piuttosto sovrastimata. Sembra che ne esistano solo sette, mentre il documento citato da Grillo era uno dei tanti fasulli in rete. Ma come dice lui, in rete c'è la verità.
Anche quella sulla sua denuncia dei redditi, ma quella non vuole che ci stia, è scomoda. Per quale motivo? Che male c'è nell'ammettere i suoi guadagni tranquillamente?

Il signor Eugenio Scalfari, di cui condivido una percentuale irrisoria di opinioni, ha smontato a suo modo le opinioni di Grillo. In tutta risposta Grillo ha fatto un articoletto tutto per Scalfari, spiegandoci che si tratta di una persona infida e malvagia. E' da notare che non controbatte alle parole di Scalfari, ma smonta il personaggio. In un mondo dove tutto è nell'apparire, ha studiato bene la subdola arma della distruzione dell'immagine.
Credo che nel mondo dell'intelligenza e della cultura sia piuttosto triste, vedere chi ricorre a distruggere l'immagine pubblica dei propri avversari, anziché avere fatti propri da esporre.