venerdì, febbraio 17, 2006

Sondaggi d'opinione

Sono solitamente avverso ai sondaggi d'opinione, in qualunque forma vengano.
Non al leggerne i risultati, che m'incuriosiscono sempre, ma nel partecipare.
Chiedere a mille persone la loro opinione su qualcosa è sicuramente rilevante per sapere cosa ne pensano, singolarmente, quelle mille persone. La statistica poi è altro.
Magari si riesce a prendere un campione abbastanza significativo, ma in fondo non c'è garanzia di farlo bene.

Quello in cui riescono bene, i sondaggi, è dare dei risultati che abbiano influenza sugli altri.
Così vale la pena di comunicare i risultati di tutti quelli che favoriscono l'immagine del proponente. Ad esempio, un'azienda produttrice di yogurt, televisori, scarpe, o qualsiasi altro bene di consumo, sarà felice di farci sapere che una notevole percentuale degli intervistati ha scelto il loro prodotto. Se così non fosse stato, possono rifare il sondaggio, o semplicemente ignorare il risultato.
La pubblicità dei primi in classifica è il fatto di essere i primi in classifica.

Un paio di giorni fa ascoltavo per radio il signor Vittorio Zucconi, giornalista da Washington, che raccontava di un interessante metodo di spin doctoring impiegato da un'azienda di sondaggi americana, durante una campagna elettorale del politico più alto in carica negli Stati Uniti d'America.
In gara con un altro concorrente, per una campagna regionale (non ricordo in quale stato e con chi), la sua azienda di statistiche chiamava al telefono per un sondaggio i cittadini americani.
Le domande erano sull'opinione che avevano del concorrente. Nell'apparenza tutto normale. Solo che le domande erano del tenore di "Lei voterebbe per il signor X anche se fosse rivelato che è gay e pedofilo?", "Lei voterebbe per il signor X anche se fosse coinvolto in un grave scandalo economico?"
L'obbiettivo era dunque di insinuare dubbi, di seminare diffidenza. E a quanto pare riuscì benissimo, visto che poi il signore in questione vinse quelle elezioni.

La finalità statistica dei sondaggi è praticamente in declino, non servono più a molto, se non hanno anche un effetto secondario.
Un buon motivo per non parteciparvi.
Un buon motivo per cui quando vengo interpellato telefonicamente non rilascio opinioni, e alla domanda "se non usa la nostra, allora quale altra compagnia telefonica sta usando?" rispondo "un'altra compagnia telefonica".

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