venerdì, febbraio 03, 2006

Che accada da noi? Impossibile

Dopo ogni tragedia, che scuote un'intera nazione estera, siamo sempre pronti a dirci migliori.
Per poi smentirci sempre in modo patetico.
Mi viene da pensare ai black-out elettrici, come quello nello stato di New York anni fa. In Italia, si affrettarono a dire, mai succederebbe. Invece ne successe anche uno peggiore, con la nazione intera bloccata per due giorni.

Così trovo irritante e petulante il signor Bertolaso, dalla Protezione Civile, che ad ogni scempio deve sempre ricordare che "qui siamo migliori".
L'ultima in vista della ricorrenza dei quarant'anni dall'alluvione di Firenze del 1966, che si commemorerà a novembre. Adesso non succederebbe, ci dice quel signore, si è lavorato per migliorarsi. Anzi, citando un'opera fiorentina rovinata dall'alluvione, ha pure aggiunto "Se si riuscisse a completare il restauro per il 4 novembre sarebbe un'ottima testimonianza di quanto questo Paese è in grado di proteggere i propri beni culturali".
Ora, camminando per le strade di Firenze non è esattamente quel che viene da pensare: evidentemente sono poco attento, per non vedere tutta questa protezione. O troppo attento a quel che cade nell'incuria.
Mi chiedo se certe frasi siano studiate a tavolino. Se ci sia premeditazione nel costruirsi un'immagine di beota, o se sia un obbligo istituzionale.

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