domenica, novembre 27, 2005

Fedeli alla linea

Ho visitato un nuovo centro commerciale qui vicino, non tanto per la frenesia degli acquisti -- i miei acquisti sono stati numero due (2) bottiglie di birra, il massimo svago che posso permettermi, in una settimana di questi tempi.
Forse neppure per farmi emozionare da nuovi prodotti o negozi.
Ci sono andato soprattutto perché essendo a un quarto d'ora di cammino, avevo un buon pretesto per una camminata, anche in una piovosa domenica.

Nel negozio di elettronica (ora pare si chiamino così) del centro commerciale, mi è saltato all'occhio un prodotto che giudico significativo.
Significativo degli istinti maniacali, così come della speculazione commerciale di queste psicosi.
Lo potete trovare anche sul negozio italiano di Apple, come custodia per iPod. Consistente di numero sei (6) calze, di colori diversi, ma di fattura esattamente uguale all'indumento in cui s'infilano i piedi umani.
Alla modica cifra di 29,90 euro (ma solo 29,00 dal negozio on-line).
Se faccio il paragone di 6 calze diviso 2, ottengo tre paia di calzini -- suppur troppo piccoli per la mia taglia 11 1/2 - 12.

Va da sé che un paio di calze qualsiasi non porta un'etichetta con il brand, il marchio prestigioso del suddetto produttore.
E' interessante notare come ci siano produttori molto legati al branding, all'applicazione del loro marchio su ogni cosa.
La mia impressione è che non vendano un prodotto, ma un'ideologia. Dove non sono riusciti i santoni e predicatori televisivi, dalle TV americane, ha fatto presa la tecnologia.
Così il branding parte dall'oggetto ingenuamente acquisito, si propaga per ogni suo accessorio, per fermarsi solo quando anche l'acquirente è stato reso parte del marchio, assimilato. Pare di vedere un episodio di Star Trek, con la devastante razza aliena dei Borg.

E bravo Steve Jobs, anche non è riuscito nell'impresa di trasformare in oro tutto quel che toccava nella sua "prima repubblica" -- nella prima epoca Apple/Macintosh.
Ma di ritorno (era stato cacciato dall'azienda da lui fondata), il nuovo re Mida, è riuscito perlomeno a trasmutare in un marchietto Apple ogni cosa toccata dai suoi prodotti.
Consumatori inclusi.

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