giovedì, dicembre 15, 2005

Davanti a un presepe, chiedete chi è il neonato: non è una domanda banale

Talvolta si dimenticano i dettagli storici (leggende incluse) e possono porsi situazioni imbarazzanti.
Vale anche per il dio Mitra, figlio del dio Ahura Mazda (non so se ha qualcosa a che fare con le auto giapponesi).
Nella sua incarnazione umana, la storia di Mitra ha una leggenda che ricorda qualcosa di già sentito -- su quale divinità non si tratta di leggende?
La condenso in breve, ma la potete ritrovare anche qui, con molti più dettagli storici.
Figlio di un dio, nato da una vergine, il giorno del solstizio d'inverno (il 25 dicembre), in una grotta. Che altro dire, ah sì: dipartito dalla sua forma terrena all'età di 33 anni.

Se aggiungo che il culto era conosciuto dal 1300 a.C., non è difficile capire chi possa esservisi ispirato.
Da notare che le scritture sacre per la chiesa romana sono state canonizzate nel quarto secolo dell'era cristiana -- con gli aggiustamenti ritenuti necessari, magari anche radicali.
Quarto secolo che ha visto (casualmente?) anche il prevalere ultimo della Chiesa di Roma sul mitraismo, oltre alla sua affermazione definitiva nell'impero romano, visto l'editto di Costantino del 313 d.C.

Quando vedete un presepe, un simulacro di natività divina, chiedete quindi chi è il neonato.
Non è una domanda per l'ignoranza di chi chiede, ma per mettere allo scoperto quella di chi espone il teatrino.

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