venerdì, dicembre 01, 2006

Gioie e piaceri della corruzione

Quando penso a un corruttore generico, ma diciamo di una certa notorietà, mi è sempre facile collegarlo a un paio di esiti. Il primo, il più naturale, è che sia condannato per il reato commesso e ne sconti la pena. Il secondo, a cui non siamo nuovi, è che sia al tempo stesso corruttore e persona di forte potere, tanto da spadroneggiare ed infischiarsene. In questa seconda categoria ci vedo molti dei piccoli o grandi dittatori che popolano o hanno popolato il pianeta.

In realtà questa mia duplice immagine, due casi netti, in cui la giustizia vince o viene sconfitta, è fondamentalmente sbagliata.
Primo perché esistono le sfumature, le sfaccettature, poche cose sono sempre così facili da far stare in due categorie. L'aritmetica binaria dei calcolatori non è la descrizione matematica del vivere.
Un secondo motivo, per cui sbaglio facilmente, è perché tendo a dimenticare di vivere in Italia.

In questa Italia scrivevo alcuni mesi fa di un signore che sceglieva appunto la via di mezzo.
Ed ha perseguito la sua strada con notevole successo. Ad oggi è riuscito infatti a far ribaltare un intero processo a suo carico (e a carico degli altri coinvolti) e non perché fosse innocente.
Ha provato anche quella strada, certo, continuando a dichiararsi innocente con una caparbietà notevole, mentre gli sfilavano davanti i documenti sui suoi traffici illeciti. Ha provato anche a dire che si trattava di mezzo miliardo di Lire che aveva sottratto al fisco, come se fosse una cosa più edificante.
Ma ora, finalmente, dopo mesi chiuso in casa, con solo un paio d'ore al giorno per uscire, con tanto di scorta, potrà smettere di fare la vita di un ricco boss del narcotraffico sudamericano. Il processo è riuscito a farlo annullare perché il tribunale non era quello della città giusta. E sicuramente non uscirà solo così, ma in modo trionfalistico, come chi viene dichiarato innocente -- fatto che, preme di sottolineare, non è avvenuto.
Trovo che sia una vera incoerenza: se gl'italiani sono privi del minimo senso del decoro, ed è accertato, perché hanno lasciato che un corruttore così potente ci mettesse tanto tempo ad essere libero? Non era meglio che lo decidesse un televoto su qualcuno dei canali Mediaset?

Sarcasmo a parte, credo proprio che non esista più niente in grado d'indignare questo popolo.
E se un popolo merita di vedere rispettati i propri valori, è molto chiara l'immagine di quel che meritano gl'italiani.

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