lunedì, agosto 07, 2006

Una strada verso il sole


Già parecchi anni fa, forse anche prima di enunciare il mio teorema sulla felicità (che esiste, sicuramente, un modo migliore di vivere), cominciai a riflettere sulle parole delle persone, lette in internet.
La prima sensazione era di classificare, come ci è solito, le persone conosciute, secondo quello che appariva il loro comportamento. In particolare mi chiedevo il perché volessero essere presenti in internet, in quel caso riferito a IRC, internet relay chat.
La motivazione che ne ho dedotto, negli anni, è risultata molto variabile, più di quanto si possa pensare, e legata a fatti come la cultura (intesa come sviluppo sociale, non individuale), la provenienza geografica ed altro.

La prima suddivisione, la più semplice, era fra chi ne faceva un uso saltuario, o l'aveva scoperto di recente, e chi ne diveniva dipendente.
In alcune realtà, solitamente lontane da quella italiana di oggi, trovavo frequentemente persone che ne facevano uso intenso, ma limitato nel tempo: magari per un mese o due, tornando poi a comunicare più spesso nella vita reale. Anche se dopo tutto l'espressione real life (di acronimo RL) non la vedo completamente corretta.
Nel momento in cui si mettono contenuti di sé, in qualsiasi mezzo, il mezzo diventa espressione di qualcosa di reale. E' invece vero che comunicare con gli altri solo attraverso un mezzo limitato, rischia di limitare i nostri sensi, le nostre percezioni. Divenendo parte di un mondo ristretto si ha l'inevitabile senso di entrare in un universo irreale.
La dipendenza penso che non necessiti spiegazione.

Una delle sensazioni che mi era chiara fin da subito riguardava il senso di disagio, espresso da molti utenti abitudinari. Nei network di comunicazione IRC americani avevo spesso la percezione che un 50% delle persone fossero divorziate, e l'altro 50% giusto in attesa di farlo. Ma soprattutto che il 100% fossero persone sole.

E' un argomento complesso e in fondo troppo lungo per il tempo a mia disposizione oggi.
In fondo questa voleva solo essere una didascalia alla prima immagine che pubblico su questo weblog.

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