domenica, maggio 14, 2006

Serenità

Trovo irritante l'abuso di alcune parole, della lingua italiana, così come l'assoluta ignoranza delle stesse. Certo non in ogni caso, ma quando diventano abuso o ignoranza di chi opera nel campo della comunicazione, è estremamente indisponente.

Partendo dal secondo caso, quello dell'ignoranza, si è spesso vittime di brutture quando qualcuno "traduce" dall'inglese.
Il caso che più m'infastidisce è la parola "performante", inventata di sana pianta e derivata dall'inglese "performance", che si traduce ovviamente con "prestazione", da cui l'aggettivo esiste semplicemente come "prestante".

Uno dei primi casi di abuso che mi salta spesso all'occhio è invece sulla parola "serenità".
Il suo uso recente, degli ultimi anni, è da ricondursi a quando un politico vuole che quelli di parte avversa la pensino come lui.
La trasposizione di "chiedere serenità" è "chiedere di poter fare come si vuole, senza essere criticati". Ad ogni scontro politico c'è sempre qualcuno che invoca la serenità, come una salvifica figura mitologica. Appena còlti con le mani nel sacco a rubare denaro, a esprimersi con demagogia, a barattare favori illegali, hanno subito pronta la frase: "manca la serenità".
Ormai ho coltivato un'idiosincrasia per la parola "serenità", come quel personaggio in Baol, di Stefano Benni
In galera feci amicizia con un bel tipo. Si chiamava Candido. Una vita difficile. Era entrato in galera a sei anni per aver rubato una giostra. Rifiutò di dire (A) come aveva fatto (B) dove l'aveva nascosta. In carcere scoprì le parole crociate. Grazie ad esse si laureò in geografia e diventò un buon cittadino. Uscì perfettamente recuperato, tranne una piccola idiosincrasia. Non sopportava chi gli diceva "E' inutile che le dica che..." oppure "Non devo certo ricordarle che...". Ne picchiò sedici in un mese. Lo rimisero dentro. Scontò la pena. Quando fu nuovamente rilasciato, il direttore del carcere gli disse: "E' inutile che le dica che speriamo di non vederla più qui ". Lo strangolò.
Siate sereni, se potete.

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